Era da un po’ che volevo lanciare qualcosa del genere, nonostante forse il mondo non ne sentisse il bisogno. Tuttavia penso che questa sorta di rassegna stampa sbilenca in cui condivido a intervalli ovviamente irregolari le cose belle che leggo in giro possa risultare utile a qualcuno. Cioè, spero. Dai.
Comunque – anche se probabilmente non ne hanno bisogno – ho pensato a questo piccolo spazio dedicato a ciò che scrivono gli altri anche come mio megafono personale per sponsorizzare ulteriormente pezzi che, talvolta, meriterebbero di essere incisi nel marmo con un martello pneumatico laser. Ma adesso basta mich10nate random e passiamo direttamente ai link, che forse è meglio.
1. Arrivederci, Prismo
Non era in programma, mentre scorrevo nei giorni scorsi la mia cronologia sul browser per ripescare quel che più mi è piaciuto leggere di recente. Non era in programma perché ovviamente non avevo la benché minima idea che Prismo chiudesse. Ultimamente non l’ho frequentato spesso come nei primi tempi della sua esistenza ma, nel corso dei due anni e mezzo in cui ci ha fatto compagnia (mamma mia, che tristezza che dà scriverlo) trovo che abbia regalato diverse perle. Mi mancheranno soprattutto le recensioni sull’universo di Star Wars di Simone Laudiero ma non solo quelle. Nel dubbio, comunque, vi piazzo un paio di gemme qui di seguito. Da Prismo, ovviamente.
2. L’amara sorte del giornalismo italiano
A volte può essere utile uno sguardo oggettivo. E, talvolta, per avere oggettività serve qualcuno che abbia un punto d’osservazione esterno al problema e, in questo caso, il non essere italiano pur conoscendo a memoria il Belpaese ha aiutato. Santiago Greco – noto soprattutto come anonimoconiglio sul web – tratteggia un ritratto vero e durissimo del mondo (di gran parte) del giornalismo italiano in un articolo che andrebbe francamente imparato a memoria. Da Prismo.
3. La distopia sbagliata
Pezzo meraviglioso in cui Dario De Marco ribadisce un concetto che, per quanto non ovvio, chi è appassionato di distopie novecentesche ha ben presente: George Orwell, con 1984, ha mancato di brutto il bersaglio. Quello che invece l’ha centrato in pieno è il meno noto Aldous Huxley, autore de Il Mondo Nuovo (di cui consiglio la lettura integrale, per quanto a tratti molto disturbante) e colpevolmente mai ritenuto grande quanto l’inventore del Big Brother. Da Prismo.
4. Il decalogo di Bezos per il futuro dei giornali
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5. Mai più notizie gratis? Ma il mito del tutto free lo ha creato la stampa
Due pezzi “gemelli” che vanno letti di seguito. Il primo è una lista di dieci punti (va’ quanto son bravo a spiegare cosa sia un decalogo!) in cui mr. Amazon, Jeff Bezos, l’illuminato Jeff Bezos, ha inserito tutti i principi che secondo lui i giornali dovrebbero seguire per garantirsi la sopravvivenza. Il secondo è una lucida e fondamentale opinione di Enzo Mazza sul cortocircuito provocato dal contraddittorio “stampa a favore della pirateria di contenuti via web” vs “stampa che si lamenta delle poche possibilità di business con l’editoria su internet”. Dal sito dell’AGI.
6. Searching for Servaas
Pezzone in inglese, didascalico ma nel modo che ci piace, sulla storia di Servaas Wilkes, detto Faas. Chi era costui? Niente meno che il primo olandese della storia a calcare i campi della Serie A, in particolare ha vestito le maglie di Inter e Torino – eh sì, da qui in poi parlo soprattutto di articoli sul calcio, il mio core business (come dicono quelli bravi). Per chi ha voglia di fare il fenomeno e rigiocarsi questa frasona impegnative nei momenti che contano: il fatto che poi sia andato a giocare in Spagna, tra Valencia e Levante è anagogicamente cruijffiano. Da In Bed With Maradona.
7. Louis van Gaal: a divisive success story
Altro giro, altro articolo in inglese, altra storia olandese. Esegesi infinita ed enormemente dettagliata dell’ascesa e della (per ora?) caduta di Aloysius Paulus Maria “Louis” van Gaal da Amsterdam. Veramente, non c’è altro da dire perché è tutto in questo enciclopedico e meraviglioso articolo: lo avrei riproposto in italiano sul blog ma, purtroppo, l’autore mi ha detto di aver venduto i suoi contenuti in esclusiva a una non meglio precisata rivista italiana, quindi mi auguro che stia trovando una sua diffusione. Ah, per chi voglia approfondire su van Gaal, è ancora buono questo masterpezzo (cit.) di Valentino Tola su di lui. Da These Football Times.
8. Top XI: Eredivisie 2016/17
Ultimo Uomo è da anni ormai sinonimo di altissima qualità nella narrazione sportiva e, soprattutto, calcistica. Quando poi ci scrive qualcuno con cui collabori, che segui da anni e che è anche un amico, l’apoteosi è completa. Ah, sì, si parla ancora di calcio olandese. Ma per stavolta è l’ultimo pezzo, giuro. Da Ultimo Uomo.
9. Rileggere Ghost in the Shell, il capolavoro visionario di Masamune Shirow
E vai di fumetti! Poteva mancare qualcosa sui balloon in una rassegna stampa mia? Ovviamente no. E quindi linko con gioia questo articolo che recupera il manga che sta alla base del capolavoro animato di Mamoru Oshii che, a sua volta, ha ispirato il film con Scarlett Johansson uscito al cinema qualche mese fa. Per chi fosse interessato a una recensione fatta bene del film c’è l’immancabile pezzo del Dottor Manhattan già che ci sono ma qui si parla soprattutto del manga di Masamune Shirow, appunto. Ed Evil Monkey (il recensore/esegeta) ce ne dà un ritratto fedele senza risparmiare qualche appunto a un’opera che perfetta e totalmente riuscita non è. Da Fumettologica.
10. Cannabis: effetti sulla salute, legalizzazione e dibattito politico
Last but not least, dicono gli anglosassoni. Argomento pesante, lo so, ma un pezzo di informazione sic et simpliciter senza faziosità di sorta che si propone di essere il più onesto possibile su un tema che invece si presta alla strumentalizzazione in ogni senso possibile è una boccata d’aria fresca meravigliosa nel nostro mondo dell’informazione. Da Valigia Blu.
Bon, per stavolta è tutto. Vi darei l’appuntamento al prossimo capitolo della Rassegna ma non ho idea di quando lo produrrò… Quindi nulla, buon tutto!