Prosegue l’appuntamento con il piccolo spazio di Stream Of Footballness dedicato a ciò che scrivono gli altri ma che serve anche come mio megafono personale per sponsorizzare ulteriormente pezzi che, talvolta, meriterebbero di essere incisi nel marmo con un martello pneumatico laser.
1. Le due interviste di Spalletti che spiegano che cos’è il sensazionalismo giornalistico
Un pezzo di qualche tempo fa de Il Napolista che spiega bene il rapporto che c’è, in generale, tra i media sportivi più diffusi nel nostro Paese e “gli addetti ai lavori” dello stesso mondo del calcio. Una sorta di giro giro tondo un po’ malato ma al tempo stesso divertente, in cui la corsa alla notizia prevarica completamente l’analisi tecnica di campo, di qualunque tipo essa sia (e, quasi sempre, nascondendo essa stessa al suo interno le notizie potenzialmente più interessanti). Ovviamente il fatto che ci sia Spalletti al centro della riflessione e come istrione principe dei casi presi in esame rende il tutto più supercazzolante ma anche più godibile.
2. Il femminismo contemporaneo ha un problema: le tette
Articolo ovviamente dissacrante e molto, molto ironico (anzi, a dir la verità, decisamente sarcastico) sulle contraddizioni interne di tutto ciò a cui oggi si dà l’etichetta di “femminista” – via Il Foglio. Un parallelo irriverente tra le papesse dell’ala “da conferenze” del movimento femminista attuale e il décolleté dell’auto-proclamata combattente per i diritti delle donne Emily Ratajkowski, ossia il seno più famoso (e chiacchierato) della contemporaneità.
3. Wayne Rooney Retires from England with Dignity but a Complex Enduring Legacy
Articolo malinconico, scritto magistralmente e strapieno di un’ironia amara e crepuscolare che si sposa al meglio con la controversa storia che ha accompagnato il rapporto tra Wayne Rooney e l’Inghilterra e, più in generale, la stessa nazionale dei Tre Leoni (le cui sorti sono alterne e cupe da ben prima dell’avvento del buon Wayne). Il vecchio Wazza sta apparentemente attraversando un declino lento ma inesorabile che, ironia della sorte, è comunque costellato da diversi record e questo pezzo ci aiuta a ricordare quanto persino la sua spinta giovanilistica e, per certi versi, iconoclasta in Nazionale si sia comunque infranta contro il destino cinico e baro che pare avvolgere aprioristicamente l’Inghilterra. Queste righe ci aiutano anche a non dimenticare quanto abbiamo dato, diamo e per sempre daremo erroneamente per scontato l’enorme valore di Wayne Rooney, uno dei calciatori inglesi più forti di sempre.
4. Calciomercatopatia
Pezzo indiscutibilmente brillante dell’utente di Twitter Tifoso Razionale (che io non conoscevo e ho scoperto da pochissimo) in cui viene vivisezionata la malattia oggi collettiva – ma, appunto, multisfaccettata – che è la sindrome da calciomercato. Lettura caldamente raccomandata nonostante si sia in un periodo di relativa calma rispetto alle trattative, ai Di Marzio e ai Pedullà.
5. Paulinho to Barcelona could be one of the most important transfers in football history
Analisi che, nonostante l’avvenuta concretizzazione dell’operazione, resta sostanzialmente un gigantesco what if nelle sue implicazioni profonde ma che non per questo perde di interesse o di suggestività. Forse il trasferimento di Paulinho dalla Cina al Barça resterà solo un’operazione come infinite altre o forse, invece, cambierà drasticamente gli scenari delle logiche di calciomercato attualmente attive tra il campionato cinese e le varie leghe europee (e, quindi, anche la narrazione stessa del legame, oggi intrisa di notizie sballate, luoghi comuni e inesattezze clamorose. Nel dubbio, una fonte sempre affidabile è il blog sul calcio della Cina curato da Nicholas Gineprini).
6. La Corazzata Fantozzi
Un articolo che probabilmente non considerava rilevanti i deliri ideologo-moralistici di cui si è resa protagonista la Wu Ming Foundation su Twitter in occasione della morte di Paolo Villaggio, qualche tempo fa, ma che ne potrebbe essere il deterrente perfetto e che spiega in modo semplice e cristallino la genesi e il significato di una delle gag più immortali della storia del cinema italiano. E no, Fantozzi non è in realtà un’allegoria del popolo lavoratore che si ribella al governo tirannico dello zar simboleggiato dal professor Guidobaldo Maria Riccardelli in una sorta di inception intellettual-parodistico…
7. The other side of J.J. Redick
Un pezzo lunghissimo ma ancor più interessante sulla storia personale di un giocatore NBA che, ovviamente, da capra infame quale sono quando si parla di basket, mi era sembrato ampiamente segoidale, la prima volta che l’ho visto giocare. Poi ho scoperto che non era segoidale nemmeno per sbaglio, anzi è stato/è un ottimo giocatore, sicché nonostante tutti i miei sforzi per imparare qualcosa, io di pallacanestro non capirò mai una funchia. In compenso, mi sono appassionato al personaggio di JJ Redick e spero che questo viaggio nella sua storia e nella sua famiglia d’origine possa intrigare anche voi. A me è piaciuto moltissimo perché racconta una vicenda che, nel suo essere molto living the American dream a livello generale, è molto diversa da quelle che circolano abitualmente in NBA (senza contare che è un esempio di quel giornalismo story telling a stelle e strisce che ogni tanto è bene frequentare).